Avevo scritto un articolo rilanciando la tesi di “dissidenti negazionisti” che sostenevano che l’AIDS non scaturisse a seguito di infezione da virus HIV, bensì fosse conseguenza degli effetti collaterali dei farmaci per curarlo.
Effettivamente il primo farmaco utilizzato (AZT) aveva effetti collaterali pesantissimi e quasi indistinguibili da quelli della malattia stessa.
Dopo aver letto buona parte dei commenti che seguono, e in particolare di questi due articoli: http://medbunker.blogspot.com/2009/06/hiv-un-mistero-che-non-esiste.html e http://www.linksalute.com/dissidenti-e-aids.html?jjj=1458625479328 mi sono convinto del contrario, in particolare visto che i farmaci prescritti ora, almeno in Italia:
- hanno tossicità tollerabilissima
- stanno dimostrando la loro efficacia
- vengono prescritti solo dopo il comprovato inizio di perdita di efficienza del sistema immunitario (livello dei CD4).
Credo nella scienza e nella medicina (anche se, come ogni disciplina umana, non sono immuni dagli errori e dalla corruzione del denaro) e quindi, se risultassi sieropositivo, terrei monitorato lo stato delle mie difese immunitarie e, in presenza di una loro riduzione, mi sottoporrei a tutte le cure consigliate.
Ciao e complimenti per la lucidità, il coraggio e l’approfondimento che hai usato in questo post. Ti informo che l’ho copiato e postato sul mio blog.
Salve, segnalo che cercando su Wikipedia HTLV si scopre che l’affermazione “Non è mai stata dimostrata la pericolosità di alcun retrovirus” sembra errata.
Invito ovviamente eventuali esperti a controllare di persona per vedere se è esatto.
Comunque, a mio parere, questo sarebbe un capello, un nonnulla.
E già che ci sto, segnalo la mia traduzione del foglietto illustrativo dell’AZT, in fondo al mio articolo
qui
PS buon anno!
Da quando ho capito di poter scegliere, trovo “casualmente” persone che mi danno notizie incoraggianti come quelle che ho letto qui… L’HIV non esiste, sento dire sempre più spesso. Solo pochi mesi fa pensavo che un’affermazione del genere fosse solo un’illusione per non vedere la triste realtà di qualcuno, di molti. E se la realtà invece vogliono solo farcela credere triste perchè torna comodo a qualcuno?
Grazie, Emanuele…
Non si può affermare “l’HIV non esiste” e nemmeno “l’HIV non causa l’AIDS” o “l’HIV non uccide”.
Semplicemente, non è dimostrato scientificamente
Ma soprattutto: che senso ha che il farmaco provochi effetti collaterali identici alla malattia (cioè l’indebolimento del sistema immunitario) ???
E’ come se aveste una casa sana, ma non antisismica, e in vista di un probabile terremoto voleste renderla più sicura, e l’impresa che avete chiamato vi dicesse “c’è un effetto collaterale nel nostro intervento: le fondamenta si indeboliranno e la casa potrebbe crollare”.
MA VOI FARESTE VERAMENTE L’INTERVENTO?? IO ASPETTO IL TERREMOTO, non mi faccio tirar giù la casa, per giunta a pagamento…
Tutti i farmaci hanno effetto collaterale, la cui incidenza è dovuta alla predisposizione individuale e alla tossicità intrinseca del “farmaco” (la radice greca del termine lo indica già come un veleno, malefico o benefico a seconda delle mani di chi lo somministra). Non ha senso aspettare che la casa “venga giù da sola”, un ragionamento del genere si potrebbe fare anche per tutti quei malati di cancro (tutti noi conosciamo benissimo gli effetti collaterali delle chemioterapie, tra i quali la perdita dei capelli che è quella più rappresentata nei media, lasciatemelo dire, è un’inezia) che scelgono comunque di “lottare” per la propria vita.
Rispondo a Emmanuelepreda dicendo: l’esistenza del
HIV come fattore scatenante l’AIDS NON è stato
ancora dimostrato con le prove scientifiche usuali
e logiche come si è sempre fatto nella virologia, questo è il punto. E questo non mi sembra affatto
“Semplicemente, non dimostratto” come tu aserisci.
Gli effetti collateralli dell’AZT invece sono
ampiamente dimostrati e le stesse case che lo vendono, mettono in guardia con il foglietto
all’interno delle confezioni. Altro punto da
considerane e che all’inizio lo davano a tutti
asintomatici e conclamati ora non più…questo vuol dire una sola cosa l’incertezza scientifica
sugli effetti del farmaco.
Io vedo una sola cosa in giro:incertezza e indecisione, che arrivsa proprio da quelle persone e organizzazioni che dovrebbero dare certezze. Il periodo finestra in Italia è di 6 mesi, invece in altri stati come la Svizzera e la Francia è di 3 mesi. E mica li le persone sono diverse. In Italia, helpaids e LILA dicono che il periodo finestra è 6 mesi, invece l’anlaids dice 3. E non dovrebbero collaborare queste organizzazioni?helpaids e lila considerano il sesso orale a rischio, anlaids e la Svizzera e altri stati ti dicono che è a rischio solo in presenza di sangue e sperma. Io sinceramente mi sento controllato da un sistema che non mi sa controllare. Poi fatte voi…
ciao, sul mio blog ci sono molte informazioni sull’argomento
buon lavoro
ciao a tutti!! io dico solamente che se tutto cio’ fosse vero, allora ci dovremmo “armare” e comnciare a denunciare tutto questo con forza e vigore!! e’ ora di smetterla di essere assoggettati a “poteri” che in ogni campo e settore della nostra vita ci stanno facendo credere quello che vogliono.
Pensate che nessun sieropositivo abbia mai preso iin considerazione certe teorie dissidenti ? Che bello che sarebbe sse fosse veramente così !!!
Andate qua : http://www.poloinformativohiv.info
sito dove anch’io sono attivo . Chiedete a tutti i ragazzi sieropositivi di vechia data quanta gente hanno visto morire perchè non si sottoponevano alla terapia antiretrovirale , chiedete come mai nessun dissidente non si è iniettato del sangue infetto per dimostrare la veridicità delle proprie teorie .
Certo , purtroppo dietro ad ogni grande malattia c’è un grande business , certo che forse si sarebbe potuto fare di + , ma che si dica che l’AIDS non esista e che non sia una MST è veramente scandaloso .
Pensate che nessun sieropositivo abbia mai preso in considerazione certe teorie ? ma quando , dopo anni ( L’HIV è un virus lento ma inesorabile ) i CD4 raggiungono lo 0 e la carica virale aumenta è troppo tardi .
Parlate con chi è sieropositivo .
Veramente ci sono dei dissidenti che si sono iniettati sangue di S+, guarda su youtube.
Inoltre ci sono troppi dati discordanti per non pensare che in effetti qualcosa non torna.
Cosa dire del fatto che sembra che quasi il 50% dei malati di AIDS sottoposti al test HIV sono risultati negativi?
All’inizio ho letto con interesse le “teorie” dei dissidenti.
Poi quando ho visto che si faceva riferimento alla CIA, alle industrie farmaceutiche, ai “puritani”, ecc., ho capito che è la solita disinformazione dei “comunisti” post 68-ini ignoranti.
Io prenderei tutte queste persone e affiderei loro la totale responsabilità della lotta contro l’aids. In altre parole darei loro carta bianca di fare ciò che vogliono, considerandoli però responsabili di tutte le vite umane che mettono a rischio.
Voglio proprio vedere questi tristi figuri, messi di fronte alle proprie responsabilità, quanto tempo ci metterebbero a ritirare le loro “teorie” dissidenti…
Il tuo commento è di una ignoranza spaventosa
Questo “Gigi” nel suo commento interpreta tutta l’ignoranza del giorno d’oggi. Complimenti per la “sinteticità” quasi poetica con cui la riassumi 😉
Te lo dice un liberale, non un “comunista”.
Ciao a tutti.
Ho fatto una ricerca sui dissidenti attivisti .
Vi lascio il sito della mia ricerca :
http://www.francescosatta.it/dissidenti_e_aids.htm
Spero di avere fatto cosa gradita
Leonida: Grazie per la tua testimonianza. La domanda che mi faccio però è: le persone sieropositive che hai visto morire, e che non si sono mai (MAI, PERO’!) sottoposti alla terapia antiretrovirale: queste persone erano soggetti che assumevano droghe o altre sostanze depressive del sistema immunitario, con una dieta non equilibrata (es. solo scatolette, magari anche in quantità insufficiente), viventi in scarsa condizione igienica (es. senzatetto) e con un’elevata promiscuità di partner e di rapporti (specialmente anali) non protetti, con partner in simili condizioni?
Se la risposta è sì ad almeno due di queste condizioni, non c’è bisogno di nessun virus HIV a distruggere progressivamente il sistema immunitario: si continuerebbe a chiamare AIDS, ma potrebbe -questo è il punto- non essere sessualmente trasmissibile e potrebbe comunque non avere correlazione con il virus HIV.
Se invece le persone di cui parli erano soggetti “normali”, viventi in condizioni igieniche normali, senza problemi di droga, con normali rapporti sessuali ecc ecc, allora la cosa mi interesserebbe molto.
I malati di AIDS di soggetti “normali” (es. casalinga di 50anni) esistono (basta chiederlo ad amici medici che lavorano negli ospedali), ma sono una esigua minoranza. Può essere stato l’HIV a distruggere il loro sistema immunitario, questo nessuno lo esclude. Ma possono anche essere stati i farmaci antiretrovirali!
Esistono infatti pochissimi casi di HIV in soggetti “normali” che non vengano curati con gli anti-retrovirali, quindi non riesci più a sapere se li ha fatti ammalare l’HIV o la “presunta” cura.
Per questo mi interessa molto sapere se tu conosci sieropositivi “normali” che non si sono curati con antiretrovirali e sono morti con il sistema immunitario azzerato.
Ciao Emanuele, nel link che ti ho lasciato ho raccontato le storie di dissidenti sieropositivi attivisti che non prendevano droghe ed avevano uno stile di vita ottimo. Sono tutti morti di Aids. Ciao. Francesco
Guarda che siamo tutti vivi imbecille, hai una lista di 20 dissidenti morti,secondo te i dissidenti erano solo 20?sono migliaia, cosa c’è di strano se in 30 anni fra migliaia di persone ne muoiono 20?ma anche 100! La morte esiste da prima dell’hiv lo sai?che capra zio me**a
salve
giusto un paio di domande
dissidenti o ortodossi, vorrei sapere se è vero che l’nterpretazione del test hiv cambia da paese a paese
cioè, sieronegativo in spagna…sieropositivo in italia
sieronegativo in italia.. siero+ negli stati uniti
ho letto da + parti questa cosa.
addirittura un infettivologo avrebbe affermato che..in caso di test + solo la persona interessata sa se è effettivamente positiva.
altra cosa…è vero che robert gallo il mattino scopre la malattia (senza isolare il virus)
ed il pomeriggio deposita il brevetto del test?
ed è vero chela prima versione del test..non ancora depositato..dava il 30% di positivi?
e che ora il sangue viena diluito 500 volte per lo stesso motivo?
se son vere..lasciano leggemente perplessi.
soprattutto vedendo che i malati ci sono e si fa un gran parlare di unica arma la prevenzione
saluti
Ciao Emanuele, permettimi di rispondere al post di Francesco Satta che ho visto dedica nel suo sito una pagina ai dissidenti ed interviene nei vari forum riportando sempre le storie dei sieropositivi deceduti senza le cure ufficiali. Permettimi di dire che se 3 premi nobel e centinaia di medici ci dicono con documenti alla mano che qualcosa non va sulla relazione HIV=AIDS e che i test ai quali ci sottoponiamo non sono attendibili perchè il virus HIV non è mai stato isolato, mi si insidia una pulce nell’orecchio non indifferente. E quindi da ignara cittadina mi vado a documentare e scopro una realtà parallela che ignoravo completamente. Guarda caso proprio oggi ho trovato il blog di Maria Papagiannidou (www.hivwawe.gr) sieropositiva dissidente, ti consiglio di andarlo a vedere. Quindi che ben venga la dissidenza se vuole metterci in guardia su ciò che ignaramente subiamo dalla medicina ufficiale. Grazie Emanuele.
Stefy
http://www.hivwave.gr/pages/en/
Rettifico era sbagliato il link.
Ciao Ema.
E che significa quanto dici stefy? L’hiv non causa l’aids? E allora come mai tutti i sieropositivi muoiono di patologie aids correlata? Su 100 sieropositivi che non prendono farmaci, quanti sono ancora vivi dopo 15-20 anni?Hai delle statitistiche? Come mai diversi sieropositivi dissidenti, oggi dicono nei forum che la haart gli ha salvato la vita dopo che sono stati ricoverati per polmonite da pcp e cmv con viremia a mille e 1 cd4, nonostante avessero uno stile di vita ottimo e non avevano comportamenti a rischio? E poi…come mai proprio la haart gli ha salvato la vita? Avete mai provato a parlare con i sieropositivi? Sapete che la maggiore parte scoprono di essere sieropositivi dopo che le difese immunitarie sono quasi a zero? E come mai la haart riesce ad annullare la viremia e aumentare i cd4?
Caro Francesco, sicuramente anche tu avrai navigato su internet cercando quelle risposte che finora nessuno riesce a fornirci ed a questo proposito ti rimando al sito del dr.Marco Ruggiero (www.marcoruggiero.org) nella voce didattica-letture-AIDS. Sono rimasta di stucco quando ho letto il contenuto, tra l’altro molto ben documentato (ha lavorato sia con Gallo che con Duesberg). Oltre al sito Alive & Well che sicuramene già conosci (e che tra l’altro offre una ricompensa a chi gli fornisce le prove dell’isolamento del virus) ci sono tanti altri siti dove numerosi medici ci dicono che: il virus non è mai stato isolato e che i test non sono attendibili (se vai sul sito hivskeptic.wordpress.com ci sono stati altri 2 casi di falsi positivi). Allora 2 sono le cose: o queste centinaia di medici sono impazziti, e sono ben 24 anni che ci facciamo curare dal loro, oppure qualcosa di strano ci deve essere. Con queste mie affermazioni vorrei dire che io credo che l’AIDS esista ma che non sia sicuro essere causato dal virus HIV. Hai mai pensato che questo improvviso abbassamento delle difese immunitarie possa essere provocato dai vaccini. Ti dico questo perchè ho trovato una statistica delle persone malate di AIDS specifiche in certi anni. Ho letto il libro della dr.sa Ghislaine Lanctot nel quale anche lei da medico fa questa denuncia. Se a distanza di anni con le tecnologie di cui oggi disponiamo non riusciamo a venirne a capo, sarebbe il caso che si rivalutasse tutto sin dall’inizio perchè è da lì che bisogna ricominciare per trovarne la causa e la giusta cura. Ma finchè ci saranno persone che non accettano questo confronto non si arriverà a nulla. Sugli effetti della HAART sai bene che non è così, all’inizio si sta bene perchè evidentemente quei farmaci contengono dei principi attivi che inizialmente ti fanno recuperare ma che poi intossicano il tuo organismo. Ho letto sul sito sieropositivo.it di una ragazza che dopo due anni di terapia il suo medico gli ha detto che era come se non l’avesse fatta, il suo stato non era cambiato. A tale proposito vorrei evidenziare il sito http://www.archiviomednatu.splinder.com dove danno le informazioni per cercare di migliorare la propria salute con farmaci naturali. Mi fa piacere poter scambiare queste opinioni nella speranza che possano essere costruttive per tutti quanti noi.Ciao. Stefy
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Mi dici allora, secondo te, come mai tutte le persone sieropositive muoiono tutte di patologie aids correlate a prescindere dal vaccino? Vaccinati ce ne sono milioni, però guarda caso muoino di aids quelli con hiv…Cosa pensi della ricerca che ho pubblicato? Più evidente di cosi’… Poniamo che l’hiv non causi l’aids. A parte la Maggiore (che ha avuto un figlio morto di patologia aids correlata), hai delle statistiche alla mano di persone che non prendono farmaci e, sieropositivi da 20 anni, godono di ottima salute?
eh no caro francesco avresti dovuto informarti meglio sui dissidenti,prima di tutto per quanto riguarda Christine maggiore,non c’è certezza sulla sua sieropositività,negativo alternato a positivo e indeterminato,come riferisce anche lei nel suo libro.Scoperta l’indiscutibile frottola dell’hiv,molti scienziati onesti elaborarono diverse teorie su cosa davvero poteva causare l’aids,Duesberg si concentrò sulle droghe che a lungo andare possono compromettere il sistema immunitario,Mullis premio nobel stima molto duesberg e crede anch’egli che l’hiv sia una forttola,cmq nella prefazione del libro di Duesberg precisa che sulle cause reali le sue idee non collimano totalmente con quelle di duesberg,ed ecco che arriviamo al gruppo di perth guidato dalla scienziata australiana eleni eleopulos,che ha sempre sostenuto al contrario di duesberg che tra il sesso e l’aids in effetti cera una correlazione ed era quella dei ripetuti rapporti anali ricettivi non protetti,in quanto lo sperma a contatto con le secrezioni anali a lungo andare può causare immunodeficienza,(questo già ti spiega perchè i gay siano stati tra i più colpiti,e nella tua lista molti dei dissidenti che citi sono omosessuali,inoltre la eleopulos già in un intervista del 1997 sosteneva che i test hiv non possono rivelare la presenza di un virus di cui non si conosce l’esistenza,ma nonostante ciò afferma la eleopulos, gallo e montagner nel brevettare i test devono avere trovato delle proteine che in caso di risposta anticorporale mostrano una predisposizione ad ammalarsi di patologie aids correlate,dunque fermo restando che i test non possono rilevare un virus che non esiste, non sono inutili.
in ultima analisi l’hiv non causa l’aids l’hiv non è mai stato isolato,queste e lo dico senza presunzione è ormai una realtà scientifica incontrovertibile.
Qui c’è una possibile risposta:
http://www.nuovamedicinagermanica.it/content/view/88/55/
Minaccia di una pandemia mondiale contro l’AIDS tra eterosessuali è finita, ammette relazione
A 25-year health campaign was misplaced outside the continent of Africa. A 25 anni è stato di salute campagna fuori luogo al di fuori del continente africano. But the disease still kills more than all wars and conflicts Ma la malattia uccide ancora più di tutte le guerre e conflitti
By Jeremy Laurance Di Jeremy Laurance
Sunday, 8 June 2008 Domenica, 8 Giugno 2008
The Independent – Londra
A titolo infomativo ho trovato questo articolo ma non sono capace ad inserirlo come link.
Emanuele se puoi inseriscilo tu, grazie.
Rispondendo a Francesco volevo dirti che c’è una causa in corso relativa alla morte della seconda figlia di Christine Maggiore ( justiceforej.com )che è morta per reazione avversa alla amoxicillina (antibiotico)e non per patologie correlate all’AIDS. Ti assicuro che i medicinali distruggono il nostro organismo, mio figlio è stato intossicato da NEONATO con gli antibiotici ed ora sono 9 anni che si porta dietro asma e orticaria.
Ribadendo il concetto è che io vorrei soltanto la verità perchè allo stato dei fatti molte cose non quadrano.
Sempre a titolo informativo, in Russia si è tenuto un convegno il 29 maggio 2008 per far luce sulle “imperfezioni” della scienza relativa all’ipotesi HIV/AIDS http://www.robertogiraldo.com.
E poi mi chiedo perchè se i medici dissidenti chiedono un dibattito aperto questo non viene accettato, se non hanno nulla da nascondere e se le loro teorie sono giuste allora non ci dovrebbero essere problemi, ma questo non avviene MAI!
Ciao Stefy,
io non ho difficoltà a risponderti. Da sempre l’approcio ufficiale ha manifestato difficoltà circa un serio confronto con i cosiddetti “dissidenti”. Come in altri interventi da me fatti, la mia impressione è che Gallo abbia giocato a carte scoperte, sapendo già a priori che l’hiv causasse l’aids. La storia poi gli ha dato ragione, chiariamoci. Ma…come faceva a saperlo? RAccontiamo una storia fantascientifica : Nel periodo dei vaccini antipolio viene inoculato l’hiv in Africa alle popolazioni africane, e, alle comunità omosessuali, per il vaccino della tubercolosi.Non si chiamerà inizialmente Hiv ma è un retrovirus simile che viene prelevato dagli scimpanze’ : il Siv (che cmq pare che sia decisamente più innocuo), che poi si evolvera’ in Hiv(il famoso “salto”). La situazione sfugge di mano e quello che fa dubitare e che Sabin, all’inizio favorevole a Duesberg (se ne parla anche nel libro “il virus inventato”), nel momento in cui in diversi sollevano la questione circa la relazione antipolio – aids, andrà su tutte le furie(Sabin) manifestando la sua contrarietà circa i dissidenti (coda di paglia?). Comunque Sabin morirà nel 1993 e con lui tanti segreti. Ricordo di uno che scrisse nel corriere della sera che noto’ che in effetti lo scoppio dell’aids coincideva con il periodo delle forti vaccinazioni degli anni 60. Quindi , io so che l’hiv causa l’aids, quindi faccio un ragionamento deduttivo : dal risultato empirico arrivo alla teoria e quindi alla causa, (a differenza di quello induttivo, proposto dai dissidenti : parto dalla teoria : hiv causa l’aids ma non si può dimostrare quindi..l’hiv non causa l’aids) e lo so in quanto ne lo dicono! La situazione sfugge di mano e Gallo viene a conoscenza della scoperta del secolo… Con poche prove, anzi nessuna per quegli anni, al convegno Gallo dichiara : scoperta la causa dell’aids! E brevetta il test per l’hiv. Ovviamente siamo in una fase embrionale : so che l’hiv causa l’aids, in quanto legato ai vaccini contro la tubercolosi e al vaccino antipolio, ma ancora non posso dimostrarlo. Ecco perché Gallo sfugge ai vari Duesberg,Mullis, Papadopolous…, La scienza farà la sua strada : la pcr , la haart (il cosiddeto coktail di vancouver di David Ho) dimostreranno che l’hi causa l’aids e la haart riesce, nella maggiore parte dei casi, a trasformare la sieropositività in patologia cronica (a costo ovviamente di grossi effetti collaterali). La cura risolutiva ? Difficile ancora : sappiamo poco dei virus, e sappiamo che sono decisamente più temibili dei batteri. Esiste una cura per l’epatite ad esempio o per l’evola? Quella che ho appena raccontato è ovviamente una storia fantascientifica :-)) Detto questo : ho sperato che i dissidenti avessero ragione, ma sono tutti morti(i dissidenti sieropositivi : un grande su tutti : David Pasquarelli!). Nel mio sito parlo di un percorso preventivo, con cd4 maggiore di 200, e viremia bassa, a base di carotenoidi, flavonoidi e crucifere per verificare se si riesce a ritardare, e quanto, il ricorso ai farmaci, che ad oggi, comunque, rimane la sola cura. Ciao! Francesco
C. maggiore ha avuto un figlio ucciso dalle reazioni avverse agli antibiotici
non dite castronerie per favore
e poi le “patologie realte all’aids” sono ormai così tante che a meomenti ce le abbiamo tutti noi
non esiste prova scientifica che l’AIDS sia causato dall’HIV, semplicemente non c’è nè ci èuo essere
montaigner ha ammesso pubblicamente di non avere nemmeno isolato il famigerato retrovirus; piu precisamente ha ammesso che non ha utilizzato la tecnica standardizzata che lui stesso aveva definito nel 1978, semplicemente non ha rispettato la procedura e non ha avuto nessuna garanzia che la “cosa” da lui “isolata” fosse un retrovirus
in germani hanno bandito un premio miliardario per chi isolava il retrovirus, quel premio è ancoralì, nessun ha osato fare un serio esperimento per ritirarlo
chi dice che abbiamo la prova scientifica che l’HIV generi l’AIDS o non conosce il metodo scientifico o afferma il faslo (magari per buona fede, magari per non volere creder che questo mondo sia così cattivo)
d’altronde hanno fatto lo stesso mille volte coi vaccini, coi fluoruri, con l’aspartame
nel mio blog ho appena pubblicato la storia di questo veleno diventato legale in seguito ad una serie di bustarelle, chi l’ha fatto approvare si è dimesso da presidente della FDA ma prima di dimettersi ha esteso le possibilità di uso dell’aspartame nei cibi e nelle bevande
e questo grandissimo *** aveva lavorato per anni alla realizzazione di farmaci da utilizzare per il conntrollo mentale delle masse
a questo punto se c’è qualcuno che vuole credere che HIV=AIDS ci puo’ credere benissimo
potete anche credere che Ahura Mazda sia l’unico solo e vero Dio del creato
Nessuno, nemmeno Gallo & company hanno mai saputo fornire a Kary Mullis (premio nobel per chimica, 1993) la prova di questa criminale equazione (HIV=AIDS)
Il retrovirus non risulta sia mai stato isolato, gli esperimenti non sono mai stati fatti seriamente, sono basati sul rilevamento di anticorpi ad un presunto retrovirus e non sui rilevamenti del retrovirsu stesso
l’AIDS è causato dall’HIV?
certo, certo, così come l’effetto serra è causato dal CO2
infatti anche gli altri pianeti del sistema solare si stanno scaldando … a causa delle industrie che soprattuto su giove funziona a ritmo serrato
se ho tempo scrivo in seguito due righe sull’isolamento del retrovirus
ciao ciao
Ok va bene . Domanda : perche’ se uno ha l’hiv muore sempre di patologie aids correlate?
Risposta semplicissima: una volta le “patologie correlate” erano poche, poi la “medicina” ne ha pian piano aumentato il numero, cercando soprattutto di aggiungerne alcune tipiche delle donne per fare quadrare i conti.
Eh sì, perchè i conti non quadravano, l’AIDS restava una malattia dal profilo assolutamente incompatibile per una malattia infettiva, in quanto ancora dopo più di dieci anni dalla sua “nascita” colpiva per l’80% uomini. Pensate alla polio od alla varicella: colpiscono quasi esclusivamente i maschi? No, proprio perchè sono malattie infettive.
Ma siccome i conti non tornavano, siccome l’AIDS non si espandeva secondo i ritmi previsti per una malattia infettiva sono state aumentate di volta in volta le “patologie correlate” e soprattutto se ne sono aggiunte di specifiche della donna (mico l’uomo sviluppa un cancro all’utero vero?).
Altro motivo per il quale i malati di AIDS muiono di malattie correlate all’AIDS è il fatto che le medicine che vengono loro somministrate le causano. Si tratta di sostanze citotossiche … ovvero cancerogene, ma in realtà anche teratogene etc. etc.
C’è bisogno che riporti gli effetti collaterali di AZT, inibitori di proteasi ed altre schifezze sulle cui confezioni a volte c’è scritto “potrebbe causare la morte”?
PS: ho provato in due convegni a fare “domande scomode” sull’AIDS al direttore del reparto di malattie infettive di Bergamo. La prima volta il dottre ha incespicato sulle parole, la seconda ha evitato di rispondere “perchè ho gia’ risposto l’anno precedente a domande simili”
La prova la potete trovare da soli facendo domande ai medici e non ottenendo che risposte frammentarie
Vorrei raccontare anch’io una storia (vera).
Dicembre 2007. II mese di gravidanza. Il mio ginecolo mi prescrive tutte le analisi comprese quelle infettive tranne il test HIV. Mi sembra strano ma non gli chiedo spiegazioni. Sono stata sua paziente per la I gravidanza ma erano 4 anni che non ci vedevamo ed avevo un nuovo compagno quindi il test era d’obbligo ma non me lo ha fatto fare.
Maggio 2008. Mi stampo la brochure del prof.Marco Ruggiero e la porto al mio medico (noto cardiologo). Gli chiedo spiegazioni. Inizia a balbettare, legge incuriosito qualche pagina, mi dice che non ne sa nulla e quando gli pongo domande svia il discorso su altre cose. Il top è stato quando gli ho chiesto come mai alcune persone dopo un esito positivo a distanza di tempo tornano negative, mi ha risposto che si negativizzano da SOLE!! Allora insisto. Perchè non c’è un vaccino? Perchè le medicine non curano. Mi liquida dicendo che ci sono malattie ben più importanti e di lasciar stare questa storia.
Bisogna aggiungere che molte delle persone “sieropositive” si sono sottoposte al test dopo una storia di droga che da sola puo’ portare alla distruzine del sistema immunitario.
Dire come fa F. S. che tali persone sono morte di HIV, o morte di AIDS non è un’affermazione scientifica ma una supposizione, dal momento che nessuno ha mai trovato il retrovirus HIV nel sangue di queste persone; come potrebbero se i “test per l’HIV” non sono mai stati calibrati col rilevamento del’agente virale? e come potrebbero d’altronde se tale retrovirus non è mai stato isolato? Credete che l’HIV esiste?
E allora perchè non controllate che tutti i sieropositivi abbiano il retrovirus nel sangue?
Come si fa a parlare di test attendibil?
ma cosa dice lo scopritore dell’HIV delle sue stesse “prove”?
L’ HIV sotto processo in Australia:
alcune chicche dalla trascrizione di una testimonianza di Gallo
Domanda dell’avvocato a Gallo: “Avete avuto 48 casi [con l’HIV] su 119 [malati di AIDS], ossia il 40%?”
Gallo: “Esatto.”
Avvocato: “Lei ammette che l’isolamento dell’HIV da una percentuale di appena il 40% dei pazienti non è la prova che l’HIV causi l’ AIDS?”
Gallo: “Ammetto ovviamente che il semplice isolamento di un nuovo virus in una percentuale del 40% non permette di asserire che [tale virus] sia la causa.”
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E con questo credo possiamo mettere una pietra tombale sulle “prove” degli scemenziati
Il problema è : chi ha l’hiv dopo un pò di anni si trova con viremia a mille e difese immunitarie a zero, e muore di aids , principalmente : sarcoma di kamosi, polmonite atipica, cmv patologie che, in un individuo sano, difficilmente si presentano. Sull uso della droga : i tossici sieropositivi che poi ripresero uno stile di vita corretto sono tutti morti..i siero negativi vivono…che strano. Parlate con i sieropositivi che stavano per morire e che oggi, grazie alla terapia, vivono. http://www.lila.it/lilachat/forums/thread-view.asp?tid=96827&posts=19&start=1
PEr quanto riguarda la causa giudiziaria ne sono a conoscenza : un tipo sieropositivo venne denunciato per avere contagiato tre donne e lui, a sua difesa , disse che l’hiv non esisteva. Guarda caso, l’individuo è stato condannato. Comunque : conoscete sieropositivi che a distanza di 20 anni dalla diagnosi, sono vive senza prendere farmaci, con dati alla mano?
Io mi farei anche una domanda diversa:
-che ne sarebbe stato di questi “malati terminali” se sin dal principio non gli fosse stata “diagnosticata” alcuna patologia mortale?- Siamo sicuri che si sarebbero ammalati lo stesso? Abbiamo idea di quale sconvolgimento psichico determini una “diagnosi” del genere su di un Essere Umano?
Forse Francesco non sa cosa sia la viremia, forse non sa che il calcolo della viremia non ha niente a che vedere col conteggiato del numero di retrovirus HIV per mm cubo di sangue, forse non sa che si tratta di un test fasullo che non è mai stato calibrato sulla base di un conteggio REALE del numero di retrovirus (e come si potrebbe se l’HIV non è mai stato correttamente isolato?)
Forse non sa nemmeno che alcune delle persone che tu ha citato come persone “uccise dall’AIDS” sono morte per effetto di antibiotici (la figlia di C. Maggiore e D. Pasquarelli)
Ad essere onesto dovrebbe come minimo chiedere scusa per la gaffe.
dimenticavo di citare una dissertazione su quelle “cariche virali” al seguente link
dal quale riporto solo 4 righe
L’incongruenza più significativa negli esami dell’RNA per persone diagnosticate sieropositive è la presenza di cariche virali positive false, che si presentano comunemente in percentuali variabili dal 3% al 10% su persone che non hanno fattori di rischio per l’HIV e che risultano negative ai test HIV (persone considerate HIV-negative). Negli Stati Uniti, dove la prevalenza di infezione da HIV è circa dello 0,4%, questa percentuale di falsi positivi significa che uno screening casuale fatto usando il test della carica virale produrrebbe da 30 a 100 falsi positivi ogni 4 positivi veri.
A chi stiamo cercando di prendere in giro quando le cariche virali sono “misurate” in base ad un uso scorretto della PCR; chi giudica scorretto questo uso è lo stesso inventore della tecnica PCR.
Che poi 5 persone “sieropositive” possano morire di qualche malattia 15 o 20 anni dopo la “diagnosi” non mi sembra tanto strano, tutti moriremo prima o poi (un po’ prima se abbiamo abusato di droghe) . Quanto al fatto che tutti i sieropositivi presto o tardi muoiano di AIDS, ho già risposto, basta cambiare le carte in tavola come fa francesco spacciando le morti per reazioni avverse ai farmaci per morti causate da AIDS ed il gioco è fatto.
Nel frattempo, prima della nostra morte, vorrei una prova SERIA E SCIENTIFICA che l’HIV è stato isolato, che il test per l’HIV sia affidabile, che tutte le persone sieropositive hanno un retrovirus HIV nel corpo e che tale retrovirus causi l’AIDS.
Ho fatto queste domande a diversi “dottoroni” e le risposte sono state elusive
Quanto al fatto che quel processo suia stao perso è la dimostrazione che la magistratura fa schifo tanto in Australia quanto in Italia. Francesco sa solo dire che il processo è stato perso? Certo non puo’ dire altro, perchè le parole di Gallo, la sua AMMISSIONE PALESE DI AVERE MENTITO restano lì nero su bianco, anche se un magistrato venduto ha emesso il suo verdetto.
Ricordiamoci che i dirigenti della montedison sono stati assolti per tutte le morti dei propri operai intossicati dai veleni che hanno respirato.
Non si può giustificare un errore della scienza citando una sentenza ridicola e contraddittoria della magistratura. Servono prove scientifiche, e Gallo le ha portate le prove a quel processo, le prove delle SUE STESSE MENZOGNE.
Ripeto la domanda diretta e spero in una risposta diretta. Conosci persone sieropositive che , a distanza di 20 anni dalla infezione, sono vive senza prendere farmaci?
Dimenticavo : nel link che ho messo di lila , ci sono le testimonianze concrete di sieropositivi che stavano per morire, che non riuscivano nemmeno a camminare e che, successivamente alla Haart ora vivono. Quindi : i farmaci salvano la vita, chi non li ha presi è morto. Ripeto : quante persone sieropositive conosci che a distanza di 20 anni dalla sieropositivitù stanno bene senza prendere farmaci????
Vedo che F messo alle corde non risponde, non sapendo trovare risposte si arrampica sugli specchi. Non ha ancora trovato le prove scientifiche che gli si richiedono.
L’unica cosa che sa trovare sono aneddoti, non dati scientifici, sono due cose molto diverse.
Vedo anche che non ha il coraggio di ammettere le gaffe e tira dritto come se niente fosse.
In ogni caso C. Maggiore è viva a distanza di circa 20 anni dal test, e lo sa benissimo anche lui. Del resto è il caso di ricordare che la maggior parte di chi si sottopone al test ha abusato di farmaci e/o droghe e che in tali condizioni non è facile aspettarsi lunga vita. E che la lunga lista delle “patologie correlate all’AIDS” è un conpendio di malattie tipiche di chi abusa di farmaci e/o droghe.
Quanto alle testimonianze sul sito della Lila io ci credo ben poco, voglio vedere queste persone fra 3 o 4 anni come staranno. Mi sembrano le stesse menzogne già viste coi tumori: “la chemio guarisce!” e dopo 5 anni c’è una recidiva che porta alla tomba. Qualcuno, pur ingurgitando veleno, puo’ stare anche meglio momentanemente per effetto placebo (vedi piu’ avanti).
D’altronde in medicina si ragiona con le statistiche non con gli aneddoti.
La tossicità dell’AZT è stata dimostrata non dal fatto che X o Y siano stati meglio o peggio a causa dell’AZT, ma da uno studio comparato su un centinaio di persone e con un lungo “follow-up” (analisi della salute dei pazienti anche lungo tempo dopo la cura): lo studio Concorde.
Quindi smettiamola con la guerra degli aneddoti.
Dov’è la prova scientifica che l’HIV è stato isolato? Non c’è? Fine della trasmissione
Però forse due righe su quei velenei che sponsorizza F. dovremmo scriverle
Gli inibitori della proteasi sono una nuova classe di farmaci per l’AIDS usati in associazione con vecchi composti chemioterapici quali l’AZT e il ddI. Il miscuglio di questi farmaci è chiamato “cocktail di farmaci” o “terapia antiretrovirale altamente attiva” (active antiretroviral therapy, in sigla HAART). Il composto generalmente consiste in due parti di farmaci analoghi dei nucleosidi [AZT o ddI, N.d.T.] e una parte di inibitore della proteasi. Secondo quanto viene comunemente creduto, questo miscuglio apporta nuovo potere ai vecchi chemioterapici, e ottiene quello che la stampa e i gruppi sull’AIDS considerano dei risultati strabilianti e mai ottenuti in precedenza.
Tali farmaci furono approvati dopo il più veloce e più “comprensivo” processo di verifica della storia della FDA e immediatamente proclamati miracolosi dai mezzi di comunicazione di massa, ma i benefici clinici dei farmaci a base di inibitori della proteasi non sono ancora stati dimostrati. Più di quattro anni dopo essere stati messi in commercio, non ci sono ancora studi riportati nei giornali scientifici che dimostrino il miglioramento della salute nei pazienti che prendono questi potenti farmaci.
Gli annunci di risultati vittoriosi degli inibitori della proteasi sono basati interamente sul cambiamento di alcuni marcatori surrogati, su misurazioni di laboratorio di alcuni parametri che nessuno ha dimostrato essere correlati con lo stato di salute. Nell’unico rapporto pubblicato che dichiara una maggiore sopravvivenza per i pazienti trattati con gli inibitori della proteasi si legge che la sperimentazione non ha usato un gruppo di controllo che assumesse il placebo al posto del farmaco, che non venivano riportate le ricorrenze delle malattie che definiscono l’AIDS tranne la polmonite, si citavano le conseguenze del trattamento per meno del 10% dei partecipanti complessivi e fu prematuramente terminata dopo un periodo di circa 38 settimane nel momento in cui le statistiche sulla mortalità sembravano favorire i pazienti trattati con quei farmaci. I risultati sulla sopravvivenza dei pazienti, mortalità del 1.4% fra quelli che assumevano le nuove medicine, 3.1% per quelli che assumevano i vecchi farmaci, non ha nessun significato statistico (forse i vecchi farmaci sono più velenosi).
Infatti le aziende che producono tali farmaci scrivono nelle avvertenze all’interno delle confezioni che “siccome lo studio è terminato precocemente, ci sono dati insufficienti per determinare statisticamente l’impatto del Crixivan sulla sopravvivenza dei pazienti.”
Ed in base a questa valenza scientifica nulla delle prove della validità di un farmaco lo si mette in commercio!
Con quale coscienza sporca lo si può immaginare leggendo la storia dell’aspartame, un veleno legale, legale perchè un criminale dirigente della FDA si è fatto comprare a suondi bustarelle ed ha brigato con l’azienda che produce quella schifezza.
Quindi mi stai dicendo che l’unica persona della quale sei a conoscenza che sta bene è la Christine Maggiore. Interessante : un sieropositivo ne sarà ceratmente entusiasta. Tutti gli altri che non prendono farmaci, muoiono ma, in compenso, non hanno gli effetti collaterali dei farmaci stessi. Che culo!
Ora basta Francesco, smettila, l’unico argomento che ti resta è la finta ironia?
Dieci commenti senza mettere un dato scientifico, dico, non ti senti ridicolo?
Fatti un serio analisi di coscienza, rileggiti tutta la discussione dall’inizio e se conosci il significato della parola coerenza, butta nel cestino le tue vecchie idee.
Anche io 20 anni fa organizzavo conferenze con la lila ed altre puttanate, anche io ho fatto degli errori, ho aiutato i criminali a diffondere i loro veleni, per fortuna ho apeto gli occhi e non lo faccio piu’.
PS: Personalmente conosco solo Christine, ma tu sai quanti ce ne sono nelle sue condizioni? No, non lo sai nemmeno tu. Sai quante sono le persone sieropositivie che rifiutano i farmaci? Pochissime purtroppo e molte di loro con abusi di droghe/farmaci alle spalle.
E sai quanti milioni di sieropositivi ci sono che non sono nemmeno a conoscenza del fatto che un eventuale test li metterebbe in quella categoria?
Muoiono di AIDS? nessuno lo ha mai dimostrato
… sempre in attesa di dati scientifici
Potra apparire banale ma nella maggiore parte dei casi si arriva alla diagnosi di sieropositività in quanto una persona si ritrova con polmonite atipica (che prima era poco diffusa)o infezione da cmv e, guarda caso, sono sieropositivi e con viremia alle stelle e conta cd4 pari a zero. Tieni conto che in questi casi, tutte le persone che non hanno fatto la haart sono morte. Nella mia ricerca ho pubblicatoi casi più eclatanti, ma mi hanno scritto diverse persone che prima di prendere la haart hanno provato di tutto : digiuno terapeutico, omeopatia etc etc e hanno rischiato la pellaccia. Il problema è che con l’hiv i cd4 arrivano a zero (e questo è facilmente riproducibile a prescindere dal test attraverso la tipizzazione del sangue) e quando la conta è inferiore ai cd4 sei a grosso rischio di patologie opportunistiche…e muori. Tutto qua.
Intendevo “la conta è inferiore” ai 200 cd4…
La persona che non arriva all’aids deve solo ringraziare il suo patrimonio genetico, e sono comunque rarissime.
aspetto ancora le prove ma le prove non arrivano … che strano!
Che strano Corrado che non rispondi allemie domande. Mi puoi dimostra che l’hiv non causi l’aids? Mi dici come mai le persone con hiv muoiano di Aids? Hai statistiche alla mano che dimostrano che dopo 20 anni dalla sieropositività le persona godano di ottima salute?
L’unico che qui non porta prove sei tu, Corrado, e tutti gli altri dissidenti. Vogliamo i nomi (parecchi nomi, non uno, perchè si sa che i long term non progressor, coloro, cioè, che infettati da HIV non sviluppano la malattia, esistono e sono l’1-2% della popolazione) di persone sieropositive che non hanno mai preso la Haart e che sono ancora vive dopo 20 anni dal contagio. Questa è l’unica prova.
Voi non la state dando.
ciao,
vorrei prendere questo tuo post e inserirlo nel mio blog, se posso. nell’ultimo periodo diverse notizie, se vogliamo discordanti tra loro, mi stanno creando una gran confusione in testa..
spero non ti dia fastidio che io prenda il tuo post: ovviamente citerò la fonte!
grazie
sally
scusami ma vorrei chiedere anche una cosa, dopo aver letto velocemente il vostro “botta e risposta”. prima di tutto mi presento: ho 30 anni, sono s+ dal 2000. ho contratto l’infezione (se mi concedi di chiamarla così) nel 1999 durante il mio forse secondo rapporto non protetto di tutta la mia vita da uno stronzo che sapeva di essere sieropositivo ma ha pensato bene di non dirmelo. dopo 3 settimane da quel rapporto a rischio, ho avuto una lunga febbre e una reazione del mio sistema immunitario. nessuno ha pensato all’hiv o comunque ad una sieroconversione. 4 anni dopo, ho incontrato il suddetto stronzo nel mio stesso ospedale per fare una visita alle malattie infettive. la domanda è questa: secondo te, essendo SICURA che questo stronzo all’epoca del suo rapporto con me non prendeva farmaci antiretrovirali o di altro tipo (diciamo che questa affermazione è sfuggita a qualcuno…), come mai dopo un anno anche i miei 3 test per hiv fatti in 3 ospedali diversi erano tutti e 3 positivi? come mai ho avuto la febbre dopo 3 settimane dal mio rapporto con lui e sono stata male? non prendeva farmaci lui, non aveva altre malattie e non mi ha infettato di nient’altro, per fortuna. quindi non posso essere stata male perchè per ipotesi assurda potevano essere i farmaci antiretrovirali da lui presi a farmi stare male: non ne prendeva.
per queste ragioni, forse limitate, penso che l’hiv o come lo vuoi chiamare esista. credo anche che sia stato lui a causarmi problemi che adesso non elenco e credo che il trizivir che prendo da 4 anni abbia migliorato la mia vita (un semplice rapporto costi/benefici al momento, non certo a lungo termine) permettendomi di triplicare o quadruplicare i miei cd4.
Per Sally:
Premetto: io non ho risposte e tanto meno ne ho in questo campo, dove mi sembra non ne abbiano nemmeno gli specialisti che hanno dedicato una vita a studiarlo, e dove comunque ci sono fortissimi interessi (soldi) in gioco, la qual cosa non aiuta mai l’emergere della verità.
Qui ci sono due tesi: o hanno ragione i “dissidenti”, che dicono “il virus esiste, ma non fa danni”, oppure ha ragione Francesco Satta che sostiene che gli anticorpi si mettono immancabilmente a calare dopo un certo tempo dall’infezione HIV.
Io questo non lo so, ma ti dico cosa farei oggi se scoprissi di essere sieropositivo: 1) cercherei di stare calmo e ottimista, 2) terrei monitorato il mio livello immunitario e non prenderei nessun farmaco finchè il mio livello di anticorpi non scende sotto una soglia ritenuta “pericolosa” da un numero sufficiente di medici. Finchè il livello non scende, starei tranquillo e sereno. Quando il livello scendesse, prenderei atto del fatto che “sono malato” e mi sottoporrei alle cure che il mondo scientifico mi mette a disposizione.
Ripeto: rifiuterei cure, anche se fortemente consigliato, finchè risulto “sano” per tutto, tranne che per la positività a quel test.
Inizierei a curarmi solo quando altri indicatori, dove il consenso scientifico è unanime e ha una storia più lunga, mi dicessero che sono malato o mi sto ammalando. Mi sembra una logica coerente e applicabile in generale, non solo al caso HIV.
Mi curerei “preventivamente” (ad esempio, con il vaccino) solo dove il consenso scientifico fosse unanime o praticamente tale sull’opportunità di sottoporsi a queste cure preventive, oppure se il costo di queste cure (in termini di effetto collaterale) fosse nullo.
Oggi questo consenso mi sembra non esserci e il costo mi sembra sia altissimo, se è vero che l’effetto collaterale delle cure è identico a quello causato dalla malattia: quindi credo rifiuterei queste cure preventive.
La tua domanda “perchè sono stata male e anche io sono diventata s+ dopo aver avuto il rapporto?” è comunque compatibile con le tesi del mio post originale: non c’è scritto che “l’hiv non esiste” ma che “hiv e aids non sono la stessa cosa e potrebbero non essere direttamente correlati”.
Ma mi sembra che tu affermi il contrario: il tuo virus non è stato innocuo. A parte la febbre iniziale, il tuo sistema immunitario -scrivi- ne è stato danneggiato, e i farmaci l’hanno rimesso in sesto. Se è così, questo smentisce il mio post e da ragione a Satta. E’ così? Livello dei CD4 ed efficienza del sistema immunitario sono la stessa cosa? Dimmelo tu.
Dando uno sguardo al tuo blog, aggiungo questo: se la donna che amo fosse sieropositiva, credo farei liberamente l’amore con lei senza alcuna protezione. Questa vita è comunque limitata e breve: spero che sceglierei di condividere malattia ed eventualmente morte della mia compagna di vita, piuttosto che viverle da codardo spettatore. Ma la presenza di figli, ad esempio, potrebbe cambiare le carte in tavola.
Ciao!
Queste sono teorie che andavano di moda negli anni ’90, quando non esistevano ancora le attuali terapie. Ci hanno marciato in molti, hanno dato notorietà a Duesberg e al suo seguito, ma nessuno di loro si è mai preso le sue responsabilità quando qualcuno moriva per mano loro. Hanno solo denigrato senza mai dare una reale controprova del perché la gente muore. Tutte queste teorie sono pericolose e sono state ampiamente smentite da documenti ufficiali che tu qui non porti e ciò è scorretto, oltre che pericoloso. I sieropositivi che hanno seguito Duesberg sono morti o sono stati resuscitati all’ultimo momento dai farmaci. Io sono sieropositivo da 23 anni, non appartengo a nessuna delle stupide categorie che Duesberg descrive nel suo libro nero. Sono in terapia da 4 anni e fra i farmaci prendo anche il mostruoso AZT senza alcun effetto collaterale. Dalla tua domanda fatta a Sally ne deduco che non sai che cosa è un CD4, quindi mi riesce difficile capire qual’è lo scopo continuare a divulgare simili affermazioni senza sapere neppure di cosa si sta parlando, forse avere più visite nel blog?
Il vero scandalo è che nei paesi poveri milioni di persone muoiono perché non hanno la possibilità di accedere alle cure a causa dei costi elevati, mentre nei paesi ricchi ci si permette di fare demagogia gratuita.
beh, non so se cd4 e sistema immunitario vadano di pari passo. so che quando ne avevo pochi e rincoglioniti, di cd4, ho provato a fare diverse dosi di vaccino per epatite b (ne ho fatte 3 prima, come da prassi, poi un’altra. lavoro in campo medico ed è consigliato) ma non ha funzionato, il mio sistema immunitario non ha reagito. ad un anno dall’inizio delle cure, invece, ho fattoi lvaccino con una reazione immunitaria normale.
poi ho avuto due volte una candida nell’esofago.
da quando prendo farmaci, non ho più problemi di alcun tipo, apparte le normali influenze.
p.s dici che se tu avessi una donna s+ condivideresti con lei anche la malattia, ma non è in contraddizione con questa idea che l’hiv non esista o che almeno non causi aids? allora, di cosa avresti paura in fondo? secondo questo ragionamento, non dovresti avere malattie o rischiare di morire, no?
io che all’hic ci credo e del contagio avrei paura, non metterei la persona che amo nella mia situazione, MAI IN COSCIENZA.
Sally, mi ripeto: io da nessuna parte ho scritto “l’hiv non esiste” e nemmeno “l’aids non esiste”!!
Ho fatto solo eco a una teoria per la quale: l’HIV esiste ed E’ sessualmente trasmissibile, ma NON causa immuno deficienza; l’AIDS anch’esso esiste ma NON sarebbe sessualmente trasmissibile, ma invece sarebbe causato da altri fattori (cattiva alimentazione, igiene, droga, altri comportamenti a forte rischio ed eventualmente farmaci tossici), fattori fra cui NON rientrerebbe la sieropositività da HIV.
Se fosse dimostrato che il sieropositivo HIV, dopo un certo tempo, ha un calo di efficienza del sistema immunitario, senza aver preso farmaci e senza avere altri fattori a rischio, questo dimostrerebbe che fra i fattori causanti dell’AIDS c’è anche l’HIV (come dice la teoria ufficiale).
In QUESTO caso, se avessi una donna che amassi come me stesso, e se lei fosse sieropositiva, credo che condividerei con lei la malattia, e preferirei morire con lei dello stesso male piuttosto che sopravviverle. Salve altre responsabilità, ad es. nei confronti di figli.
Io sono single e quindi non posso dire niente più che “credo” “spero” o “immagino”. Trovarsi in una situazione simile è un’altra cosa.
Sul fatto del contagio della persona amata, mi hai frainteso, io parlavo del caso opposto: credo che sceglierei di correre il rischio del contagio (di essere io contagiato da lei) per condividere la sua stessa sorte, qualsiasi essa sia. Idem con i farmaci: credo cercheri un’unità di intenti sul fatto di prenderli o non prenderli.
A Paolo rispondo: non ho scritto “le cose stanno così, io so tutto”. Ho fatto solo eco a teorie che ho letto, mettendo quintali di “se”. Non ho cercato di nascondere la mia ignoranza. Ho già ammesso che se fosse dimostrato che il sieropositivo che non si cura si ammala, come le vostre testimonianze suggeriscono, resterebbe dimostrato che fra le cause dell’AIDS c’è effettivamente anche la sieropositività HIV.
Mi sembra cioè di essere stato corretto, e non vedo nessuno scandalo nel fatto che si discuta di un tema importante e si tenti di fare chiarezza, e per questo ogni strumento è buono: da una conferenza, a una conversazione in un pub, alle pagine di un blog. Non ci vedo proprio nessuna “demagogia”, visto che non ho titoli per farla (non avendo alcun potere ne’ visibilità politica).
Ciao!
Emmanuele, io non mi arrabbio con te, mi arrabbio perché, come ho già scritto, queste teorie sono ormai obsolete e già da tempo demolite. Mi arrabbio perché in questo paese non c’è e non c’é mai stata una chiara e capillare informazione dal Ministero su un problema che riguarda la salute pubblica, ma neppure dagli organi di informazione e dalle associazioni. E questo continuerà fino a quando ogni scelta e decisione verrà filtrata dallo Stato della Città del Vaticano che ci ritroviamo ad ospitare all’interno dei confini nazionali. Mi arrabbio perché ho visto morire persone che hanno voluto credere in queste teorie.
Lascio un paio di link (il secondo è lungo, sforerà):
http://www.repubblica.it/online/mondo/aids/durban/durban.html
http://poloinformativohiv.info/modules.php?name=News&file=article&sid=32&mode=&order=0&thold=0
Ciao.
Riguardo al tuo quesito sui CD4 partiamo dal presupposto che il sistema immunitario è un meccanismo molto complesso del corpo umano e i globuli bianchi sono parte di questo meccanismo. I globuli bianchi si dividono in Neutrofili, Linfociti, Monociti ecc. I linfociti sono quelli che interessano il virus HIV ed in particolare i linfociti T (detti T perchè maturano nel Timo). I linfociti T sono anch’essi classificati in sottofamiglie, fra queste i linfociti T4 o CD4 chiamati T helper che riconoscono l’agente estraneo e stimolano la risposta immunitaria ai T8 o CD8 detti T killer e ai linfociti B che lo aggrediscono. Il virus HIV entra nei linfociti CD4 (solo in quelli) combinandosi ad essi per poi riprodursi. Lascia così il sistema immunitario senza i campanelli di allarme (i CD4) che sono in grado di avvisare per qualunque minaccia, rendendo così il corpo umano facile preda per agenti patogeni esterni, ma anche interni con cui conviveva precedentemente in perfetto equilibrio. Da qui l’insorgere di infezioni opportunistiche, che il sistema immunitario non riesce più a combattere e che portano la persona alla morte. Non è vero che il virus resta latente (anche per degli anni), questo è falso. E’ più opportuno dire che si stabilisce un fragile equilibrio fra la replicazione del virus e la risposta immunitaria, fino a che l’HIV non prende il sopravvento.
Il cocktail di farmaci antiretrovirali, composto da una combinazione di tre farmaci, impedisce all’HIV di entrare nella cellula CD4 e di conseguenza ne blocca la replicazione, permettendo all’organismo di continuare a produrre cellule T4. Un po’ semplicistico, ma non sono un medico, spero sia chiaro. Ciao
Paolo: grazie mille della tua spiegazione, che mi sembra molto comprensibile anche per chi è ignorante come me. Ho modificato il post grazie a tutti i consigli ricevuti, spero sia un po’ meno disinformante ora, grazie anche a tutti questi commenti. 🙂
Sono 10 giorni che ho scoperto di essere positivo al test sull’HIV e aspetto ancora la conferma del WB.
Ovviamente non so cosa mi aspetta, ma ho una storia da raccontare che forse c’entra poco con tutta l’abbondanza di particolari forniti.
Avevo uno zio. Era il mio zio preferito, affascinante quando parlava, per le cose che diceva, per l’autorevlezza che esprimeva, per il suo anticonformismo, per l’immensa cultura del suo eloquio.
Tra le sue dissacranti teorie c’era quella sui medici e sulla medicina: lui sosteneva che la medicina non fosse una scienza ma una filosofia e che siccome lui era il più filosofo tra i filosofi (lui, stimatissimo avvocato del foro), non aveva bisogno di altri azzeccagarbugli chiamati medici.
Mio zio non si è mai curato, mai un’analisi del sangue, mai nulla e per anni la sua teoria ha trionfato contro tutti e tutto.
Ebbe pure un infarto mio zio (lo scoprimmo dopo) e si curò non uscendo di casa per una settimana.
Aveva il diabete mio zio. Non era grave ma avrebbe dovuto prendere le compresse.
Non lo ha mai fatto.
Aveva 73 anni mio zio
Aveva 73 anni e in pochi mesi gli amputarono una gamba in cancrena avanzata e nemmeno questo servì ad evitare che dopo pochi mesi morisse per il diabete che non voleva curare.
Sarebbero bastate poche pillole al giorno, il suo diabete non era grave.
Ma lui disprezzava medici, ospedali e case farmaceutiche.
Mi ha insegnato molte cose mio zio e quest’ultima lezione me la terrò ben stretta nei prossimi anni.
Vi saluto tutti
caro challengin io mi auguro che tu faccia un salto su sieropositivo.it o che magari mi scriva a sally06@email.it per due chiacchere.
un abbraccio
x Challengin:
cazzo, che bella lezione.
Grazie.
Grazie di cuore.
Che dire? è meglio non avere rapporti rischiosi, ma il fatto è che tutti i miliardi spesi in ricerche hanno portato a risultati scarsi, senza dimenticare che esistono troppi dubbi o incertezze tra gli stessi professoroni esperti in hiv.
è vero molti sieropositivi affermano che con gli haart staano meglio ma altri affermano che stanno bene anche senza farmaci, senza scordare che uno studio su lanceet 2004 affermava che che gli haart sono poco efficaci, e di cercare nuove cure.
Potresti linkare questo “studio” su lancet che dimostra la scarsa efficacia degli HAART? 🙂 Lo leggo da anni, e non ne ho mai sentito parlare.
Ciao emanuele,
sono capitato per caso in questo blog, e mi sento di scrivere qualcosa, in primo luogo per replicare a chi crede ancora che l’ aods non esiste o che l’ hiv non causa l’ aids e poi per rispondere a te, quando dici che cosa avresti fatto se avessi saputo di essere sieropositivo.
Ebbene, Emanuele, io ho fatto esattamente quello che hai scritto tu, ho aspettato di avere dei sintomi prima di iniziare la terapia, nonostante le mie difese immunitarie si stessero progressivamente indebolento.
Premmesso che non appartengo a nessune delle categorie a rischio tanto care ai negazionisti e dissidenti.
Non ho mai fatto uso di droghe, neanche le piu leggere, ho sempre praticato sport, alimentazione corretta, pochi alcolici, una vita normale insomma.
Unico vizio qualche sigaretta, non pou di dieci al giorno e un po di sesso, rigorosamente eterosessuale.
Non molto sesso in realta, visto che non sono certo Brad Pitt, ma con un uso delle precauzioni alquanto approssimativo.
La brutta notizia mi è quindi arrivata due anni fa abbastanza inaspettatamente, in seguito ad esami di controllo tra cui le varie epatiti, esami in cui risulto tutto negativo, tranne l’ Hiv.
Non avevo particolari problemi di salute e i primi test ruvelarono una carica virale di 200000 copie, piuttosto alta e i cd4 280. Tieni presente che una persona sieronegativa ha almeno 500 cd4 e il limite minimo per essere al sicuro da infezioni opportunistiche tipiche dell’ aids è di 200 cd4.
Al secondo controllo la carica virale era stabile mentre i cd4 scesero a 200.
Optai per rinviare ancora la terapia per altri due mesi nella speranza che cambiasse qualcosa, che il mio sistema immunitario si riprendesse.
Purtroppo non è andata cosi, e c’ è mancato poco che al terzo controllo non ci arrivassi nenche.
I cd4 erano ormai scesi a 30 e arrivò anche la polmonite. Persi quasi 20 chili in due mesi, non riuscivo a stare in piedi per piu di un paio d’ ore al giorno, ero sepre stanchissimo, non mangiavo praticamente niente.
Mi presentai dal medico il quale mi disse che la la situazione era complicata, sarebbe potuta precipitare da un momento all’ altro.
Iniziai subito la terapia antiretrovirale, che in cambio di qualche mal di testa e di stomaco, mi diede un bel di cd4 in piu e mi azzero la carica virale.
Dopo un paio di mesi ripresi la mia vita normale, ritornai al lavoro, e sparirono fortunatamente gi effetti collaterali dei farmaci, mai troppo pesanti per la verità.
Ok, magari sono stato fortunato, la terapia per qualcuno puo anche essere pesante ma tieni presente che oggi ci sono una trentina di farmaci antiretrovirali e se una terapia non funziona o è troppo pesante si puo sempre cambiare.
Non voglio entrare in polemica con chi sostiene che in realtà l’ aids è una truffa, che c’ è dietro chissà quale complotto delle case farmaceutiche o dei governi per vendere farmaci a prezzi esorbitanti, perchè sinceramente non ne vale proprio la pena.
Non sai quanto vorrei che avessero ragione loro, dissidenti e negazionisti, che il virus sia inventato, che l’aids sia una malattia immaginaria. Singificherebbe per me non prendere più farmaci, niente più visite di controllo ogni tre mesi e niente piu angoscia nel sapere che hai una malattia potenzialmente mortale.
Purtroppo le cose non stanno cosi, e io l’ ho provato sulla mia pelle. Poi ognuno è chiaramente libero di credere quello che vuole e di fare ciò che vuole, ma io sono felice di avere ascoltato i consigli del mio medico. Grazie
Ciao a tutti
Carissimi signori e signore.
Chi vi parla qui è sieropositivo, tanto per precisare questa cosa e per ribadire il fatto che mi sento un attimo chiamato in causa.
Noto che nessuno ha risposto ad una certa domanda posta da un tal Francesco, il quale ha semplicemente chiesto:
“quante persone sieropositive, sieropositive da 20 anni, che non seguono la HAART, e che sono ancora in vita, conoscete?”
Ebbene, nessuno è riuscito semplicemente a rispondere a questa domanda, il che la dice lunga sulòla vostra onestà….
E’ troppo facile giocare sulla pelle degli altri, fare i saccenti e i saputelli quando non si corrono rischi…
Se proprio siete convinti che l’HIV non provochi l’AIDS, perchè non vi fate inniettare un po’ di sangue di un sieropositivo in vena? Sarò ben felice di donarvelo io stesso, e darò il mio indirizzo completo a chi voprrà esporsi a questo esperimento….
Ma, come è già successo, nessuno si presenterà a casa mia, perchè in fondo dentro voi sapete che parlate a vanvera.
Spero, con grande sincerità, che voi stessi o i vostri figli risultino sieropositivi, perchè di meglio, detto con tutto il cuore, non meritate.
http://newton.corriere.it/PrimoPiano/News/2006/06_Giugno/5/aids.shtml
Non vedo per quale motivo se una persona ha una idea diversa per provarla si deve per forza iniettare il sangue dell’altro, ricordati che la scienza non è un dogma ma un sistema aperto!
riguardo alla conta dei cd4 c’è da dire che molti sieropositivi hanno i cd4 alti ed esistono sieronegativi che hanno i cd4 bassi ed hanno ugualmente immunodeficienze!
http://www.theperthgroup.com/
questo è il sito di un gruppo dissidente è in inglese, danno risposte su tutto cd4 bassi, falsi positivi, immunodeficienze ecc e ipotesi altrnative aal’equazione hiv=aids
http://www.marcoruggiero.org
articoli scientifici
“AIDS di origine chimica in Italia”
Visto che qualcuno si diverte a divulgare storie e liste di denialisti deceduti, come prova che l’hiv non curato sia una condanna a morte, perchè non riportiamo i nomi di quelle persone che sono morte nonostante le cure ???? Volete un nome ???
Kimberly Bergalis. Infettata nel 1987, muore nel 1991 dopo atroci sofferenze dovute ai medicinali presi. ( AZT- che viene tuttora usato in combinazione con antivirali)- Ma non dovevano passare almeno 10 anni prima del manifestarsi dei primi sintomi??? Adesso qualcuno dirà che l’hiv della Bergalis fu particolarmente virulento nè……
E’ ben noto che i dosaggi dell’AZT nei primi anni ’90 non erano calibrati e ci fu un unico studio prima di metterlo in commercio; certo, le “bastarde” case farmaceutiche. Ma a fronte di qualche decina di decessi, ci furono migliaia di “resurrezioni”.
La scienza non è un dogma, nemmeno una crociata. Qui gli unici che sembrano crociati in realtà sono proprio coloro che vogliono negare a tutti i costi un rapporto tra HIV ed AIDS, sostenendo tesi ridicole senza un minimo dato che li possa supportare.
Sono sempre pronti a scagliarsi sugli altri, ad inveire di congiure e altre stronzate, però, come volevaso domostrare, di fronte ad una inoculazione del virus nel proprio sangue se ne scappano a gambe levate. E’ troppo facile fare anatemi e teorie sulla pelle degli altri, poi quando ci siamo noi a ballare tutto cambia.
Quali prove avete? Nessuna, solamente chiacchere e fatti risalenti al 1991…SVEGLIA!!! Siamo nel 2009! La terapia antiretrovirale nel 1991 era merda, ora è sempre merda come tutte le medicine che pigliate (compresi gli antibiotici) ma molto meno invasiva e gli stessi effetti collaterali sono più leggeri.
Nessuno ha risposto alla domanda di Francesco, questo lo noto con un sarcastico sorriso sulle labbra, notando la pateticità di alcuni tipica dei più ottusi biogittismi religiosi e non.
Riflettete: non avete una benchè minima prova per le vostre assurdi tesi, solo teorie strampalate campate in aria, nessuna prova, nessun dato statistico che anzi questi vi danno palesemente contro.
Non rispondete ad una semplice domanda per cui riconoscere il risultato basta fare una indagine sytatistica.
Pescate fatti e teorie del 1991.
Avete paura di inocularvi un po’ di sangue infetto, nonostante alcuni di voi sostengano con fermezza l’innoquità dell’HIV.
Tiriamo un po’ le somme.
Questo non influisce sul fatto che la scienza e la medicina ancor in fatto di HIV siano in mezzo al mare, nel senso che tante cose devono essere scoperte e si deve ancora far luce su molte cose.
Ma questo non significa arretrare, non significa dover per forza passare dalla padella alla brace, perchè di questo si tratta se uno da retta alle vostre stronzate patetiche che sostengono che l’AIDS è causato dall’uso di droghe o dal trombare a destra e a manca.
Tutto ciò mi puzza di fanatismo religioso, tanto, forse troppo.
http://www.agoravox.it/520-000-morti-di-AIDS-in-Sud.html
Mah, sarà inventata anche questa notizia, vero?
Segnalo il nuovo sito del dottor. Fabio Franchi : http://www.dissensomedico.it/
per riprendere la discussione riguardo hiv – aids
Cordiali saluti
Marco
Ecco i documenti ufficiali della scoperta di HIV
Barré-Sinoussi F, Chermann JC, Rey F, et al. Isolation of a T-lymphotropic retrovirus from a patient at risk for acquired immune deficiency
syndrome (AIDS). Science 1983;220:868–871
Montagnier L, Chermann JC, Barré-Sinoussi F, et al. A new human T-lymphotropic retrovirus: Characterization and possible role in
lymphadenopathy and acquired immune deficiency syndromes. In: Gallo RC, Essex ME, Gross L, eds. Human T-Cell Leukemia/Lymphoma
Virus. The Family of Human T-Lymphotropic Retroviruses: Their Role in Malignancies and Association with AIDS. Cold Spring Harbor, NY:
Cold Spring Harbor Laboratory, 1984:363–379
Popovic M, Sarngadharan MG, Read E, et al. Detection, isolation, and continuous production of cytopathic retroviruses (HTLV-III) from
patients with AIDS and pre-AIDS. Science 1984;224:497–500
Sarngadharan MG, Popovic M, Bruch L, et al. Antibodies reactive with human T-lymphotropic retroviruses (HTLV-III) in the serum of
patients with AIDS. Science 1984;224:506–508
Levy JA, Hoffman AD, Kramer SM, et al. Isolation of lymphocytopathic retroviruses from San Francisco patients with AIDS. Science
1984;225:840–842
Coffin J, Haase A, Levy JA, et al. Human immunodeficiency viruses [letter]. Science 1986;232:697
Clavel F, Guétard D, Brun-Vézinet F, et al. Isolation of a new human retrovirus from West African patients with AIDS. Science
1986;233:343–346
E’ tutta roba vecchia di vent’anni e più, quanto ancora si deve discutere su questa corbelleria?
Validità dei test HIV e isolamento del virus HIV.
Presentare Eleni Eleopulos Papadopulos non è semplice: c’è il rischio di banalizzare le sue incredibili scoperte. E’ la scienziata “dissidente” che non è stata svillaneggiata alla stregua di Duesberg, non ha subito neanche un tentativo serio di confutazione scientifica di cui io sia a conoscenza.
Han preferito piuttosto oscurarla. Eppure è colei (assieme ai suoi Colleghi) che ha minato dalle fondamenta la teoria oggi prevalente sull’AIDS, le sue vere basi: ha messo in discussione la validità dei test ed addirittura lo stesso isolamento del virus HIV. Attribuisce a perturbazioni del sistema di ossido riduzione dell’organismo e delle cellule la comparsa degli anticorpi “anti-HIV” ed indica la soluzione nella ricerca di un controllo di tale dis-regolazione. Metteremo in linea alcuni suoi lavori, purtroppo solo alcuni tradotti in italiano, per ora.
Il sito del gruppo di Perth è il seguente: http://www.theperthgroup.com
La sua intervista, leggibile senza una preparazione specialistica e rilasciata a Christine Johnson nel 1997, è qui, tradotta in Italiano. Qui si può ritrovare il suo commento (in italiano) all’intervista a Montagnier.
Nel 1993 riuscì a pubblicare un lavoro (assieme a Turner, V. F. & Papadimitriou, J. M.)Sulla rivista Bio/technology 11, 696-707 (1993): “Is a positive western Blot proof of HIV infection?” . In questo analizzava uno per uno i test usati per l’ ”infezione da HIV”. Io lo lessi e, al colmo dello sbigottimento, Le scrissi domandandole se avevo capito bene il senso di quel che affermava. Mi rispose che avevo capito in modo corretto ed ero stato nientemeno che il primo (estraneo) a reagire ed a chiederle delucidazioni (allora erano passati già 4 o 5 mesi dall’uscita del lavoro). Strano a dirsi, fino ad allora si erano trovati attorno un muro di totale silenzio, puntellato dalla potente casta dei virologi che evidentemente temeva di doversi confrontare con i rilievi distruttivi della piccola scienziata australiana.
Il gotha della ricerca ha scelto dunque la politica più efficace per difendere la proprie convinzioni: isolamento e quarantena ad vitam per la ricercatrice “infetta” da … teoria pericolosa e contagiosa.
Per Corrado : Ciao Corrado , circa i sieropositivi in salute scrivevi : “Anche io 20 anni fa organizzavo conferenze con la lila ed altre puttanate, anche io ho fatto degli errori, ho aiutato i criminali a diffondere i loro veleni, per fortuna ho apeto gli occhi e non lo faccio piu’.
PS: Personalmente conosco solo Christine, ma tu sai quanti ce ne sono nelle sue condizioni? No, non lo sai nemmeno tu. Sai quante sono le persone sieropositivie che rifiutano i farmaci? Pochissime purtroppo e molte di loro con abusi di droghe/farmaci alle spalle.
”
Beh… la Maggiore è morta anche lei di polmonite da pnumocisty carini, classica patologia aids opportunistica visto che difficilmente si muore di polmonite a 52 anni. Conosci altri sieropositivi famosi in salute senza la Haart?
Mah che La Maggiore sia morta di polmonite aids_related lo dicono i media. I media dissero anche che la figlia morì di polmonite aids_related, quando invece morì per reazione allergica ad un antibiotico, il primo che prendeva in via sua, e di cui non si sapeva fosse allergica. morì infatti a seguito di due arresti cardiaci, e c’è tanto di testimonianza degli operatori della croce rossa che prestarono il primo soccorso. Curioso è che la autopsia ufficiale non riportò nessun esame sierologico sulla bambina: non si sa quindi se effettivamente fosse positiva o meno. Il sospetto è che il test fu fatto, (ovviamente fu fatto!) ma uscì negativo, e evitarono di riportarlo per non dare manforte alla madre nella sua battaglia. la madre aveva i polmoni pieni di liquido, niente febbre nei giorni precedenti, niente tosse, che la autopsia riporta come sintomo di una grave stato di disidratazione e spossatezza dovuto ad un forte stato di stress a seguito delle vicende della figlia, e a sciagurata “dieta disintossicante” che stava facendo. Le analisi del sangue fatte post mortem riportano infatti valori normali del linfociti.
Corradooooooooooooooo Corradoooooooooooooooooooooo
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TVG gg,
Per favore, non diffondiamo ulteriormente queste baggianate. Fatevi un giro su Pubmed e articoli su HIV e AIDS ne trovate a bizzeffe. Volete spingere la gente a rifiutare le cure? Benissimo, ma “alive & well” si sta per 7-15 anni. Poi c’è l’AIDS. E dopo non c’è molto da fare. Tirate le vostre somme.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21322514
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21090961
http://www.retrovirology.com/content/4/1/77
Qualche informazione sul virus (l’ultimo articolo parla di PARTICELLE VIRALI ISOLATE delle quali si è studiato il comportamento). Questa invece è la storia:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9814367 –> Prima review sull’AIDS, del 1982.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/6208484 –> Articolo di Bob Gallo sul legame tra HTLV-III (conosciuto come HIV) e sviluppo dell’AIDS. (articolo STORICO, insieme a questo: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/2996399)
Un piccolo sommario, poco scientifico ma molto chiaro (anche per non addetti ai lavori e con RIFERIMENTI a fondo pagina, riferimenti che NON HO ASSOLUTAMENTE VISTO in nessun commento a questo post) –> http://spazioinwind.libero.it/informascienza/Tematiche/HIV-AIDS.htm
E’ seccante trovare in ogni dove gente sempre più convinta di fatti che NON SONO TALI. Ci sono centinaia di medici che sono scettici sulla correlazione HIV — AIDS, ma ce ne sono MILIONI che ne sono certi, e centinaia di migliaia di pubblicazioni scientifiche a conforto di tali ipotesi; quali sono le pubblicazioni dei complottisti, che soddisfino i requisiti MINIMI di oggettività, trasparenza e coerenza necessari nell’ambito della scienza? Le frasi di Duesberg e Mullis, due incoscienti che non sono nemmeno medici?
ualche riferimento SCIENTIFICO
purtroppo nessuno degli articoli pubblicati ha mai dimostrato il legame tra hiv e aids, legame che – sebbene è ad sempre dato per certo – non è stato mai trovato! 😦
Grazie Giovanni!
In particolare il link http://spazioinwind.libero.it/informascienza/Tematiche/HIV-AIDS.htm sembra fornire molte prove di una correlazione HIV-AIDS.
Ringrazio te per la disponibilità al confronto offerta su questo blog! Se posso ancora permettermi, ti lascio solo un altro paio di risorse interessantissime su questo argomento.
1) http://www.niaid.nih.gov/topics/HIVAIDS/Understanding/howHIVCausesAIDS/Pages/cause.aspx –> (dal sito dell’istituto nazionale americano allergie e malattie infettive); sono una serie di documenti referenziati che dimostrano ragionevolmente la correlazione HIV-AIDS.
2) http://www.sciencemag.org/site/feature/data/cohen/cohen.xhtml –> (dal sito di Science, nota rivistascientifica). Raccoglie gli articoli
Il mio lavoro sul mio sito : http://www.francescosatta.it riporta per l’appunto il triste destino dei dissidenti che hanno creduto che l’hiv non causi l’aids… Spero, e ne sono fiducioso, che il mio lavoro sarà utile. Saluti
eh no caro francesco avresti dovuto informarti meglio sui dissidenti,prima di tutto per quanto riguarda Christine maggiore,non c’è certezza sulla sua sieropositività,negativo alternato a positivo e indeterminato,come riferisce anche lei nel suo libro.Scoperta l’indiscutibile frottola dell’hiv,molti scienziati onesti elaborarono diverse teorie su cosa davvero poteva causare l’aids,Duesberg si concentrò sulle droghe che a lungo andare possono compromettere il sistema immunitario,Mullis premio nobel stima molto duesberg e crede anch’egli che l’hiv sia una forttola,cmq nella prefazione del libro di Duesberg precisa che sulle cause reali le sue idee non collimano totalmente con quelle di duesberg,ed ecco che arriviamo al gruppo di perth guidato dalla scienziata australiana eleni eleopulos,che ha sempre sostenuto al contrario di duesberg che tra il sesso e l’aids in effetti cera una correlazione ed era quella dei ripetuti rapporti anali ricettivi non protetti,in quanto lo sperma a contatto con le secrezioni anali a lungo andare può causare immunodeficienza,(questo già ti spiega perchè i gay siano stati tra i più colpiti,e nella tua lista molti dei dissidenti che citi sono omosessuali,inoltre la eleopulos già in un intervista del 1997 sosteneva che i test hiv non possono rivelare la presenza di un virus di cui non si conosce l’esistenza,ma nonostante ciò afferma la eleopulos, gallo e montagner nel brevettare i test devono avere trovato delle proteine che in caso di risposta anticorporale mostrano una predisposizione ad ammalarsi di patologie aids correlate,dunque fermo restando che i test non possono rilevare un virus che non esiste, non sono inutili.
in ultima analisi l’hiv non causa l’aids l’hiv non è mai stato isolato,queste e lo dico senza presunzione è ormai una realtà scientifica incontrovertibile.
Io mi farei anche una domanda diversa:
-che ne sarebbe stato di questi “malati terminali” se sin dal principio non gli fosse stata “diagnosticata” alcuna patologia mortale?- Siamo sicuri che si sarebbero ammalati lo stesso? Abbiamo idea di quale sconvolgimento psichico determini una “diagnosi” del genere su di un
Essere Umano?
Capisco sia difficile considerare tutto questo, così come lo è uscire fuori dai schemi ormai piu che consolidati sul sistema, non solo di vedere la medicina, ma di interpretare la scienza in generale. Mi torna alla mente la recente scoperta secondo la quale la velocità della luce decadrebbe come limite massimo consentito nell’universo, mettendo in crisi la teoria della relatività. Insomma, i dogmi crollano di fronte all’evidenza, ma l’evidenza si può ottenere solo accettando di considerarla come “possibile”, altrimenti si é semplicemente -ciechi-.
A questo proposito lascio anch’io un link, sicuramente ne conoscerete l’autore, e se così non dovesse essere.. provate a leggere senza pregiudizi, nonostante sia difficile:
http://www.nuovamedicinagermanica.it/content/view/88/55/
visto che parlate e dite un mare di cretinate guardate l’intervista a montagner cosi chi crede all’aids o hiv la finisce http://youtu.be/1-xSUZKCFY4
Venite sulla pagina HIV non causa AIDS di facebook se volete trovare un sacco di ltnp…vi renderete conto che i ltnp non sono altro che quelli che non prendono haart e ormai stanno diventando la maggioranza….
secondo te io sono normale se prendo i farmaci perchè da 7 anni accrescenomi le difese immunitarie mi impediscono che ritorni la neurotoxoplasmosi che mi ha fatto quasi crepare 2 volte perchè non avevo preso niente e SONO DISSIDENTE PER LA PRESENZA DEL VIRUS HIV?????? sono o no?
grazie
ciao,i nuovi antiretrovirali hanno la loro efficacia in quanto hanno prorietà antibiotiche e antiossidanti,lo ha riconosciuto lo stesso dott.franchi famoso dissidente italiano,il punto non è questo e il non considerare neanche a livello sperimentale nessuna alternativa tradotto:ricerca che non è più ricerca,il gruppo di perth è 30 anni che studia l’immunodeficienza,pare chiaro che per quanto riguarda l’aids secondo i loro studi che collimano con quelli del dott Kremer e il dott.Lanka,si tratti di uno stress ossidativo un collasso del sistema immunitario a seguito di ripetute assunzioni di droghe,trasfusioni di sangue,rapporti anali promisqui,secondo loro i pazienti andrebbero trattati con antiossidanti,ma non gli viene concesso,…..ora mettiamo anche che si sbaglino,ma che razza di mondo scientifico è uno che tappa la bocca ai ricercatori indipendenti prima ancora che possano dimostrare le loro teorie,è questo il punto cruciale su cui dovremmo essere tutti daccordo,…..dietro le industrie farmaceutiche c’è gente denza scrupoili,che mette il profitto al primo posto anche a costo di migliaia di vite….informati sulla i.g.farben che finanziò Hitler e fu direttamente responsabile secondo il tribunale di Norimberga della seconda guerra mondiale,in seguito alla condanna venne scissa nella Bayern,e altre due società…..l’industria farmaceutica è potente è influente quanto quella petrolifera,è in grado di influenzare i governi.
1) posso definirmi dissidente o sono un’idiota che ha paura di lasciarci le penne???
2) perchè non fai un forum?
3) come faccio ad integrare il mio profilo??
Per Stefy : in un post scrivi “E quindi da ignara cittadina mi vado a documentare e scopro una realtà parallela che ignoravo completamente. Guarda caso proprio oggi ho trovato il blog di Maria Papagiannidou (www.hivwawe.gr) sieropositiva dissidente, ti consiglio di andarlo a vedere. Quindi che ben venga la dissidenza se vuole metterci in guardia su ciò che ignaramente subiamo dalla medicina ufficiale.”
Purtroppo è l’ennesima persona sieropositiva dissidente morta di aids….
A dir il vero il marito della Papagiannidou ha asserito che la moglie sia morta per insufficenza epatica (uno degli effetti collaterali dei retrovirali).
Non lo dico per tirare acqua al mulino dei negazionisti, ma perché così ho letto.
Per info, qualche risposta ufficiale: http://www.niaid.nih.gov/topics/HIVAIDS/Understanding/howHIVCausesAIDS/Pages/HIVcausesAIDS.aspx
ARTICOLO MEDIOCRE, CHE non va a fondo come dovrebbe; FACENDO PIù DANNI CHE ALTRO..
1.Che i farmaci attualmente usati, in Italia come altrove, siano ANCORA TOSSICI E, A LUNGO TERMINE, LETALI è facilmente riscontrabile nella letteratura scientifica e negli stessi siti/disclaimer delle case farmaceutiche. Sempre più studi riportano che la principale causa di morte fra i sieropositivi è dovuta a cause non collegate all’hiv, come insufficienza epatica, renale, attacco di cuore, chiaro sintomi della tossicità della terapie. Per non parlare poi dei rischi mortali dovuti alla LATTACIDOSI, e di tutti quei problemi legati alla comprovata tossicità mitocondriale (tra cui effetti debilitanti che vanno dalla neuropatia periferica, lipodistrofia, lipoatrofia, ecc…)
E non c’è nemmeno da stupirsi che l’immunodeficienza sia indotta dai farmaci stessi: tra gli innumerevoli effetti collaterali, si trovano LEUCOPENIA, NEUTROPENIA, GRANULOCITOPENIA ( vedere ad es sito dell’ATRIPLA). Ovvero, sono le stesse case farmaceutiche ad avvertire di come questi farmaci siano essi stessi dannosi per il sistema immunitario!)
2,. Poi, nessun farmaco viene testato con trial a doppio ceco con placebo, bensì vengono solo confrontati l’uno con l’altro, essendo il punto di partenza il famoso AZT. (Ed e’ interessante ricordare che nelle stesse linee guida per i medici americani viene espressamente avvertito che: ” gli effetti collaterali dell’ AZT/retronavir/ sono spesso indistinguibili da quelli dell’AIDS” Come dire che a tutt’oggi ancora non sappiamo dire quante persone morirono per aids durante il decennio 87-97, in cui l’AZT era usato in monodose, e quante invece sono morte per gli effetti collaterali devastanti dell’AZt!) inoltre i tempi di approvazione sono fulminei, troppo veloci, ma perchè? anche solo 24 settimane, (6 mesi) quando poi, i pazienti sono costretti ad assumerli per tutta la vita. sempre sulle avvertenze che accompagnano i farmaci spesso c’è scritto che gli “effetti collaterali a lungo termine (ovvero dopo i 6 mesi!!!) non sono ancora noti e quindi non sono riportati!!! Praticamente questi cocktail vengono testati direttamente sui malcapitati che fanno da cavie.
PER CUI, FOSSI STATO L’AUTORE DI QUESTO ARTICOLO, NON AVREI CHIUSO DICENDO :” Personalmente credo nella scienza e nella medicina (anche se, come ogni disciplina umana, non sono immuni dagli errori e dalla corruzione del denaro) e quindi, se risultassi sieropositivo, terrei monitorato lo stato delle mie difese immunitarie e, in presenza di una loro riduzione, mi sottoporrei a tutte le cure consigliate.” MA BENSì, AVREI INVITATO IL LETTORE AD APPROFONDIRE DI PIù L’ARGOMENTO PRIMA DI ACCETTARE UNA TERAPIA A VITA! MI CHIEDO…MA NE VALE VERAMENTE LA PENA?? (eviterei di frequentare siti ufficiali quali il niad, il quale è ANONIMO, e spesso e volentieri non cita le fonti!ma bens’ ripete come un mantra le stesse cose che sentiamo sui media da 30 anni.) L’AUTORE, CHE HA TANTO FIDUCIA NELLA SCIENZA MEDICA, SI RICORDI QUELLO CHE DICEVA PLANCK: “SCIENCE PROGRESSES FUNERAL BY FUNERAL”
Nell’agosto del 1996 l’allora prestigiosa rivista Nature pubblicò un lavoro prezioso: [Nature. 1996 Aug 22;382:722-5]
“Resistance to HIV-1 infection in caucasian individuals bearing mutant alleles of the CCR-5 chemokine receptor gene.” http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/8751444
«A proposito dei meccanismi di diffusione di una singola mutazione più volte discussi in questo Notiziario Governativo, è stato osservato da tempo che una particolare mutazione genetica, l’inattivazione del recettore per la chemochina CCR-5 (frequente nella popolazione caucasica, circa il 10%, assente nelle popolazioni africane centro-occidentali e giapponesi) nella sua forma eterozigote comporta resistenza al virus HIV-1, e virtuale immunità nella sua forma omozigotica, in quanto la mancata funzionalità di questo recettore di membrana cellulare impedisce l’infezione di cellule bersaglio (macrofagi) al virus.»
«Alcuni studi hanno mappato la diffusione della mutazione, con risultati interessanti, e perfettamente coerenti con la teoria evolutiva: si tratterebbe di una mutazione singola, individuale, che avrebbe avuto origine nel Nord Europa circa 2000 anni fa, e che si sarebbe poi diffusa lungo le vie di penetrazione dei Vichinghi in Europa. Ovviamente non è il virus HIV, comparso di recente, ad aver effettuato una pressione selettiva tale da giustificare la notevole diffusione della mutazione in Europa in questo relativamente piccolo lasso di tempo (circa il 10% della popolazione europea è portatore della mutazione, attualmente), tanto che inizialmente si era ipotizzato – per via della coincidenza temporale – che fossero state le grandi epidemie di peste bubbonica del Medioevo a selezionare la mutazione. Tuttavia ulteriori e più approfonditi studi quantitativi avevano condotto a concludere che la peste bubbonica non avrebbe potuto esercitare una pressione selettiva sufficiente, e non era inoltre chiaro che tipo di protezione avrebbe potuto offrire contro la peste l’inattivazione del recettore.»
«E’ invece il vaiolo, quasi certamente, la malattia ricorrente che ha selezionato la mutazione, in quanto presenta sia caratteristiche epidemiologiche di morbilità e mortalità tali da esercitare una pressione selettiva sufficiente a spiegare l’accelerato tasso di diffusione (anche in considerazione del fatto che portava a morte soprattutto individui ancora non arrivati in età riproduttiva) sia una chiara evidenza molecolare della protezione fornita dalla mutazione, in quanto anche il virus del vaiolo necessita di un recettore di membrana CCR-5 attivo per aggredire le cellule bersaglio.»
«Il vaiolo, è una devastante malattia causata dal virus Variola, Attualmente, a quanto si sa, il virus esiste soltanto in due laboratori dell’OMS: uno in Russia e uno negli Stati Uniti. Tuttavia c’è ancora il rischio che esistano campioni di virus in circolazione, e il suo potenziale come “arma biologica” ha portato alla produzione e costituzione di scorte di vaccino, oltre che all’immunizzazione di alcuni operatori nel campo della salute pubblica.»
«Alcuni scienziati che stanno studiando il MVA, un possibile e più sicuro sostituto del vaccino Dryvax contro il vaiolo, hanno scoperto che il farmaco stimola una risposta immunitaria paragonabile a quella del Dryvax in un modello di monkey pox della malattia umana. Inoltre, MVA è in grado di proteggere primati non umani esposti a dosi letali del virus del vaiolo. Lo studio, pubblicato sul numero dell’11 marzo della rivista ‘Nature’, è il risultato di una collaborazione fra un team di ricercatori dell’Istituto di Ricerca Medica sulle Malattie Infettive dell’Esercito degli Stati Uniti (USAMRIID), del National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID) e dell’Università della Pennsylvania. I risultati rappresentano un importante passo avanti verso un vaccino alternativo al Dryvax, il quale contiene un virus chiamato Vaccinia che presenta un alto rischio di complicazioni per i pazienti il cui sistema immunitario è soppresso.»