Ho ricevuto questa mail:
Salve, sono uno studente della facoltà di scienze dell’informazione di cesena,
attualmente sto componendo una tesi sui micropagamenti. Ho letto con interesse
quanto riportato sul sito www.smsvas.com, quanto ho letto potrebbe
interessare molto da vicino quanto sto scrivendo. Ho provato a fare qualche
altra ricerca, ma ogni informazioni sembra fermarsi al 2008. Ti vorrei chiedere:
in questi due anni è cambiato qualcosa, oppure è rimasto il monopolio nelle
mani delle compagnie telefoniche? (credo che la seconda sia la risposta
corretta, ma sarebbe bello averne una conferma).
Cordiali Saluti.
La situazione è stata regolamentata nel nuovo Piano di Numerazione Nazionale (PNN) un anno e mezzo fa. Regolamentata all’italiana: sancendo definitivamente la supremazia dei grandi player e la soccombenza dei piccoli, in nome di una presunta tutela non dell’incolumità dei consumatori, quanto di una presunta “scarsità delle risorse”, cioè dei numeri brevi che iniziano per 4, che sono “solo” 10mila. Mentre ne vengono usati solo un centinaio. Purtroppo non c’è limite all’ipocrisia.
L’AGCOM ha fissato una tassa di concessione governativa annua di ben 110mila euro a numerazione, imponendo anche l’utilizzo di una numerazione solo per un servizio (no servizi condivisi, quindi, sulla stessa numerazione).
Quindi se prima il problema era la mancanza di interconnessione, per cui non c’era concorrenza, perchè mi dovevo recare da tutti e 4 gli operatori che erano monopolisti nel loro mercato e mi applicavano condizioni vessatorie, ora è direttamente il Ministero delle TLC che applica condizioni economiche ancora peggiori delle precedenti, ma che per definizione non si possono più chiamare vessatorie, visto che sono stabilite con un atto che ha valore di legge.
Quindi la numerazione ora non possono più negarla a nessuno, tranne chi non ha la capacità economica di spendere 110k annui, più gli altri costi di gestione (circa altri 50k all’anno come minimo), più ovviamente le percentuali trattenute dagli operatori, che mi risulta siano ancora fra il 40 e il 50% (effettive, quelle apparenti sono intorno al 30% ma devi aggiungere il costo degli sms, e il prezzo te lo fanno loro…).
Come era prevedibile, hanno sancito la morte di questo mercato, che è stato ucciso dalla mala condotta degli operatori, che hanno fatto quel che volevano, violando le norme del PNN precedente, senza alcuna sanzione. Questo è schifoso.
In UK una numerazione costa circa un centinaio di sterline annue, quindi circa 1/1000 di quelle italiane. Visto che siamo nell’Europa Unita, questo è illegittimo, ma avere anche solo un parere legale in materia è molto costoso. Gli interessati a cambiare le cose sono piccoli provider che non hanno ne’ i costi per prendere numerazioni, ne’ tantomeno per adire azioni legali internazionali. I grandi operatori del settore sono interessati a tenere tutto com’è, e col potere del danaro hanno vinto.
Tutto questo lascia con tanta amarezza in bocca e un forte senso di impotenza, ma credo che siano accadute tante altre cose simili nel nostro paese. La pubblica opinione non sa queste cose e a dire il vero non è nemmeno interessata a saperle perchè non è in grado di capirle: non fanno notizia perchè sono troppo difficili e la gente non vede collegamento diretto con i propri probemi. E non ha tutti i torti. Ci ha ormai fatto il callo ad essere fregata ad ogni angolo.
Io consiglio chiunque possa farlo di andarsene, ad esempio in paesi nordici come l’Olanda o la Finlandia o la Svezia, oppure l’Australia, dove l’amministrazione pubblica è gestita con efficienza e i servizi funzionano, in primis la giustizia. E’ il bene maggiore per se stessi ma anche per l’italia: solo dopo aver toccato davvero il fondo qualcuno potrà farsi avanti per rimettere a posto le cose e gli italiani rimasti sapranno riconoscerlo e sceglierlo.
Prima o poi forse me ne andrò anche io, se e quando non avrò più i validi motivi e interessi che ho a restare qui.
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Mi sto informando sui numeri brevi perchè pensavo di utilizzarli per un servizio gratuito per l’utente e a pagamento per la società che offre il servizio. Mi sapresti dire se per servizi gratuiti la situazione è uguale a quella per i servizi Premium (110k€ per numero + costi di gestione 50k€. le percentuali trattenute non ci sarebbero perchè è gratuito il servizio… ???)?
Il numero breve mi serve ovviamente per comodità di utilizzo in quanto per quello che vorremmo offrire va benona anche un normale numero di cellulare 349 xxxxxxx (anche la Coca Cola, per i sui concorsi, usa un 348 xxxxxxx).
Grazie per la risposta.
Per il resto…. lo sdegno e l’indignazione rispetto a questo schifo di paese e della dirigenza delle grandi aziende come telecom è enorme… e quando vedi che all’estero le cose sono normali…. ti incazzi ancora di più. siamo veramente la repubblica delle banane.
ciao