Sono molto scosso, come se fosse mancato un mio caro amico.
Non mi aspettavo succedesse, non così presto. Ha lavorato fino a 2 mesi fa. Dunque non c’è ancora una cura contro certi tumori. Uno degli uomini più ricchi del mondo non è riuscito a sopravvivere oltre i 56 anni. Se fosse esistita una cura, tenuta nascosta in una cassaforte di una multinazionale farmaceutica, credo che nessuno avrebbe avuto il coraggio di non darla a lui, per l’immenso bene che ha fatto alla cultura dell’umanità, ai ricchi quanto ai poveri.
Credo che il contributo all’umanità portato da Steve Jobs sia forse superiore a quello di qualsiasi altro genio mai apparso sulla Terra, da Archimede a Leonardo a Einstein a Sabin. E’ un’affermazione forte. Ma mi chiedo: non è soprattutto grazie a lui che avere accesso alla cultura è così facile, immediato e divertente? Un sacco di altre innovazioni, come il Web e come Google, sono basate sull’interfaccia grafica che lui ha portato a essere uno standard. Ora, ogni invenzione si estende a velocità prima impensabili.
Non è possibile immaginare cosa sarebbe accaduto e quando senza la sua spinta creativa, ma è indubbiamente stato lui, innovazione dopo innovazione, a far sì che i computer, i telefoni e i tablet siano quello he sono oggi, e non solo quelli a marchio Apple, ovviamente.
A luglio ho provato a scrivergli una mail, al suo indirizzo personale, perché avevo bisogno di parlare con un manager Apple. Dopo 5 giorni uno dei top manager, che dipendono direttamente da lui, mi ha contattato e mi ha ricevuto di li’ ad altri 10 giorni. E’ indifferente che sia stato fisicamente lui a inoltrare la mia mail, o un membro del suo staff: in questo caso, è comunque stato lui a impartire istruzioni così precise da far sì che la mia mail fosse filtrata, fra mille altre, e non cadesse nel vuoto. Questo mostra l’immensa apertura e flessibilità di quell’azienda, nonostante abbia 49mila dipendenti.
Mi colpisce pensare anche che sto scrivendo questo post con un computer che ha inventato e progettato lui, scegliendo anche i minimi dettagli di design.
Onoriamolo spegnendo la TV e accendendo il nostro cervello e cercando di saziare sempre più la nostra sete di sapere.
Grazie, Steve. Noi cercheremo di fare come ci hai raccomandato: “stay hungry, stay foolish!”.
“I’m pretty sure none of this would have happened if I hadn’t been fired from Apple. It was awful tasting medicine, but I guess the patient needed it. Sometimes life hits you in the head with a brick. Don’t lose faith. I’m convinced that the only thing that kept me going was that I loved what I did. You’ve got to find what you love. And that is as true for your work as it is for your lovers. Your work is going to fill a large part of your life, and the only way to be truly satisfied is to do what you believe is great work. And the only way to do great work is to love what you do. If you haven’t found it yet, keep looking. Don’t settle. As with all matters of the heart, you’ll know when you find it. And, like any great relationship, it just gets better and better as the years roll on. So keep looking until you find it. Don’t settle.”
Io non sono mai stato un suo grande fan (sistemi troppo chiusi, per i miei gusti!), ma riconosco che è stato un grande. Carismatico e geniale.
Ma… non ci dici di cosa volevi parlargli?
non sono molto “afferrata” nella conoscenza dei linguaggi informatici. mi ritengo un “utilizzatore finale”, meravigliata e riconoscente delle possibilità che offrono alla veicolazione delle idee e del sapere.
da Jobs sono stata affascinata. non per il valore tecnico e innovativo che indubbiamente ha portato al settore, ma dell’uso che ne ha fatto per diffondere l’autopromozione, la fiducia in se stessi e nelle difficoltà che incontriamo.
il “think different” che guarda agli ostacoli come a opportunità preziose spiegandone il perchè.
una sferzata di energia.
una flebo di speranza.
onestamente non so dire se sia stato geniale come o più di leonardo o di Einstain. periodi storici diversi, difficile fare un parallelo. ma non importa.
mancherà soprattutto l’Uomo Jobs.
Ciao Ema. Bell’articolo complimenti. In memoria di Steve ho deciso di acquistare la biografia per sapere di più su di lui, sulla sua vita, sui punti di vista di questo creativo che ha costruito una azienda il cui obiettivo è stare all’incrocio tra “Liberal Arts and Technology” (ricordo una delle sue slide un keynote). La biografia la leggeró in formato ebook, sul mio iPad. E sarà davvero il primo libro che leggeró in questa forma, su questa piattaforma che ritengo meravigliosa.
Ciao e a presto, passeró da Pieve.
Giorgio