Bravo Baricco

Sto leggendo “I Barbari” di Baricco. Sono esattamente a metà, ma è già abbastanza, per quanto mi riguarda, per convincermi che Baricco ha di nuovo fatto centro. Mi è piaciuto anche il suo saggio “Next” sulla globalizzazione, di una decina d’anni fa, lo ricordo come un libro con argomentazioni magari discutibili, ma intelligenti. 

Qui però Baricco fa di più. Innanzitutto, come dice lui nell’introduzione, dice di scrivere dalla cima di una torre, al vento. Cioè, ha pubblicato Continua a leggere

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Ho baciato Lilli Gruber

Martedì scorso ero a Milano. Piazza Duomo, porcamiseria mi si è scaricato il cellulare. Entriamo da Mondadori, vediamo se vendono i caricabatterie Nokia. A che piano è… vediamo, telefonia, secondo piano, perfetto. Chiama l’ascensore. Si aprono le porte, fatti di lato che escono le persone. Guarda quella lì, somiglia troppo alla Gruber, tranne per il fatto che è più bassa e più tridimensionale di quanto la ricordassi, e per un canotto che ha al posto delle labbra. Esordisco così:

“Che sorpresa, Lilli! Posso abbracciarti, che per TV non ci riuscivo?” Continua a leggere